Strategie SEO per il no profit: come farsi trovare online

Cosa trovi qui

Cosa significa fare SEO?

Fare SEO significa, tecnicamente, ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca.

Utilizzo il plurale perché, anche se generalmente si parla di SEO riferendosi al posizionamento su Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo, la SEO può essere applicata a qualsiasi motore di ricerca come per esempio Yahoo, Bing, Yandex, ecc…

Tuttavia, pesare che una strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca si occupi solo dell’ ottimizzazione di un sito web, potrebbe essere limitante: l’ottimizzazione SEO oggi riguarda ogni aspetto del proprio brand e coinvolge anche la cura di altri canali come newsletter, social, podcast. 

Fare SEO, oggi, significa ottimizzare il nostro ecosistema digitale affinché un’associazione, un ente, un’azienda o una società compaiano nella posizione più alta possibile della SERP acquistando visibilità.

Perché è importante fare SEO per il no profit?

Fare SEO per una organizzazione no profit è fondamentale per dare visibilità al proprio progetto, alla propria visione del mondo e ai propri valori.

Voglio condividere con te una considerazione importante.Se progettare una strategia SEO significa prima di tutto individuare le giuste azioni per posizionarsi tra i primi risultati di un motore di ricerca, nel mondo no profit questo processo assume un valore ancora più profondo e strategico.

Mettiamo il caso che una donna, vittima di abusi, stia cercando un centro antiviolenza per essere supportata nel suo percorso di emancipazione. Fare SEO per il no profit, per una associazione che si occupa di antiviolenza, significa avere la possibilità di emergere tra i risultati di ricerca e dare sostegno a quella donna.
Questo è solo un esempio che può essere applicato a qualsiasi associazione no profit: che si tratti di ONG, associazioni culturali, cooperative, associazioni sportive dilettantistiche.

Fare SEO è importante per dare visibilità ai propri servizi, per farsi conoscere, per essere certi di poter offrire una soluzione a qualcuno che dall’altra parte dello schermo ha bisogno di un supporto.

D’altra parte fare SEO è importante anche per trovare nuove sostenitrici: avere visibilità significa prima di tutto offrire soluzioni, ma significa anche avere la possibilità di coinvolgere persone interessate alla propria causa, di crescere.

Nella pratica possiamo individuare 4 grandi vantaggi nel fare SEO per il no profit.

  • Maggiore visibilità: le persone hanno la possibilità di trovare l’organizzazione.
  • Più traffico qualificato: si possono attrarre persone realmente interessate a sostenere la causa e i valori dell’associazione.
  • Aumento di donazioni e adesioni: riuscendo ad attrarre il pubblico qualificato è più facile ottenere sovvenzioni, o sostenere le persone che necessitano di supporto.
  • Credibilità e autorevolezza: essere tra i primi risultati rafforza la fiducia nei confronti dell’organizzazione.

Strategie SEO per il no profit

Curare l’ottimizzazione SEO per il non profit è un progetto per cui è necessario toccare diversi touchpoint e attivare molteplici attività. Spesso si commette l’errore di credere che fare SEO significhi solamente cercare le parole chiave giuste. Certo, l’analisi semantica è una parte fondamentale, ma non è l’unica parte di un progetto SEO. Una strategia SEO per il no profit efficace coinvolge anche aspetti più tecnici, come la progettazione della struttura del sito (l’alberatura), la cura dei dati strutturati che aiutano i motori di ricerca a interpretare meglio i contenuti, e l’attività di link building, che ha molto in comune con un lavoro di Digital PR.

Ecco quali sono alcune delle attività da seguire per progettare una strategia SEO per il no profit completa ed efficace.

1 Analisi dei competitor: come si posizionano le altre organizzazioni No profit?

Un altro passaggio fondamentale nella creazione di una strategia SEO per il no profit è lo studio delle competitor.

Analizzare la SERP di Google, osservare quali sono i risultati compaiono per determinate query di ricerca e studiare attentamente i siti web e le keyword delle altre organizzazioni no profit è indispensabile per capire quali azioni compiere.

Se l’obiettivo del fare SEO è di comparire primi tra i risultati dei motori di ricerca, infatti, comprendere quali attività si possono svolgere per fare in modo che il proprio sito sia ottimizzato meglio rispetto a quello di altre realtà è indispensabile.

2 Analisi degli intenti di ricerca, delle parole chiave e delle entità

La SEO non parte dalla ricerca delle parole chiave più cercate su Google, ma dalla comprensione del pubblico, dallo studio delle necessità delle persone a cui ci si rivolge.

Quali sono i desideri, le esigenze e le motivazioni che spingono gli utenti a fare una determinata ricerca?

Lo studio degli intenti di ricerca, delle query e delle entità è una delle prime azioni da intraprendere per costruire le basi di un progetto di ottimizzazione SEO per il no profit.

Il passo successivo è quello della ricerca delle keyword ovvero le parole chiave che il pubblico utilizza per cercare informazioni relative al settore non profit.

Per esempio, un’organizzazione che si occupa di diritti delle persone migranti potrebbe essere ricercata per le seguenti parole chiave.

screenshot delle parole chiave per no profit

 

Scegliere le giuste keyword sarà fondamentale per redigere i testi delle pagine web, costruire una strategia editoriale per il blog e rafforzare la struttura del sito.

Utilizzarle nel modo corretto aiuterà a raggiungere uno degli obiettivi principali della SEO: incontrare le persone che hanno bisogno di trovarci.

3 Curare la struttura del sito e non solo

Anche curare SEO tecnica per il no profit è indispensabile se si vuole aumentare la visibilità dell’ente, dell’organizzazione o della cooperativa sui motori di ricerca.

La cura della SEO tecnica comprende tante attività, tra cui:

  • la progettazione della alberatura del sito;
  • l’ottimizzazione della velocità di caricamento;
  • l’ottimizzazione per la navigazione da mobile;
  • la gestione dei protocolli di sicurezza.

Tutte queste pratiche concorrono per migliorare l’esperienza dell’utente e facilitare l’indicizzazione del sito da parte dei motori di ricerca.

Per capire l’importanza della SEO tecnica è sufficiente metterci dall’altra parte: cosa accade quando visitiamo un sito lento, difficile da navigare e poco chiaro?

Ci sentiamo frustrati e abbandoniamo la pagina senza nessuna soluzione in mano.

Curare la SEO tecnica, anche se le azioni che vengono effettuate non sono visibili come un testo ben ottimizzato, significa avere cura per le persone che abbiamo davanti, significa volere che trovino una soluzione, significa avere la necessità di aiutarle davvero.

Inoltre, un sito web ben progettato, ben strutturato e ben ottimizzato per Google rappresenta un sito web veloce, affidabile e soprattutto di qualità; queste tutte caratteristiche che vengono considerate fondamentali per ottenere un ranking ottimale e comparire primi tra i risultati di ricerca.

4 Ottimizzazione dei contenuti

Per ottenere un buon posizionamento su Google, e quindi raggiungere almeno la prima pagina, a differenza di quanto si pensi, non è sufficiente inserire le parole chiave nei testi.

Certo, tener conto delle keyword è fondamentale, ma per creare dei contenuti efficaci in grado di essere premiati dall’algoritmo è indispensabile mettere al centro i bisogni dell’utente e curare l’architettura dell’informazione.

Per ottenere risultati è importante tenere a mente i fattori EAT (esperienza, competenza, credibilità affidabilità di un autore o dell’intero sito web): i nuovi parametri utilizzati da Google per verificare l’accuratezza dei contenuti.

Scrivere testi che includono e ripetono le parole chiave non è più sufficiente: è indispensabile andare oltre, approfondire, a volte anche ridurre la quantità di testo e costruire contenuti che offrono realmente una soluzione chiara, completa e veritiera.

5 Cura dei metadati

Una parte importante di una strategia SEO è la cura dei metadati: informazioni nascoste nel codice che aiutano i motori di ricerca a capire di cosa parla la pagina stessa.

I metadati si suddividono in tre grandi categorie.

  • Descrittivi, ovvero quelli che descrivono il contenuto di un documento (come il titolo, l’autore, la descrizione).
  • Strutturali, ovvero i dati che descrivono la natura stessa del documento, la sua struttura e la relazione con gli altri documenti).
  • Gestionali, ovvero i dati che informano sul trattamento a cui è stato o deve essere sottoposto il documento, per esempio chi può accedervi, oppure per quanto tempo deve essere conservato.

Ora più che mai, con l’avvento dell’IA, e con la search generative experience, il corretto trattamento dei metadati potrebbe rivelarsi una svolta in una strategia SEO per il no profit.

Link building per il no profit: aumentare l’autorevolezza tramite le reti

Un altro fattore che influenza la SEO è l’autorevolezza del sito, determinata anche dai link in entrata, ovvero dai link e dalle menzioni che si ricevono da altre pagine web. 

Per aumentare la visibilità del sito di una associazione no profit, e quindi l’autorevolezza del dominio, potrebbe essere interessante iniziare una attività di link building per ottenere backlink da siti affidabili e in linea ai valori dell’organizzazione.

Alcune tattiche che possono essere interessanti per far crescere il numero di menzioni su altri portali possono essere:

  • avviare collaborazioni con altre associazioni;
  • ottenere guest post su blog del settore;
  • partecipare a eventi e conferenze che portano a citazioni sui siti degli organizzatori.

Farsi trovare da volontari e donatori vicini grazie alla Local SEO 

Per le organizzazioni che operano a livello locale e non solo, lavorare sull’ottimizzazione della Local SEO è molto importante per riuscire a essere trovati con più facilità sia da volontari che da potenziali donatori che cercano associazioni nelle vicinanze.

Per lavorare sulla Local SEO è necessario non solo ottimizzare la scheda Google My Business, compilando tutte le informazioni, richiedendo recensioni e pubblicando aggiornamenti, ma anche curare la pagina contatti del proprio sito web.

Fai attenzione che nella tua pagina contatti sia presente il luogo in cui opera l’organizzazione, possibilmente anche con una mappa in modo che il tuo sito possa posizionarsi anche per le keyword locali.

SEO ed ecosistema digitale: la cura del proprio brand

Come ho detto poco fa, l’avvento dell’intelligenza artificiale e della Search Generative Experience ha cambiato il mondo della SEO.

Per posizionarsi in modo autorevole sui motori di ricerca è importante curare il proprio universo di brand: presenziare su altri canali e raccontarsi su altre piattaforme.

Essere presenti sui social, possedere una newsletter, progettare un podcast, potrebbero tutte essere delle operazioni efficaci da inserire in una strategia di contenuti a 360 gradi che supporta della SEO e potenzia la visibilità del tuo progetto.

Attenzione alla visualizzazione da mobile

Curare l’esperienza dell’utente per una strategia di ottimizzazione SEO efficace e completa è fondamentale, per questo motivo non si può non considerare che tantissime persone effettuano le loro ricerche su Google utilizzando un dispositivo mobile, soprattutto se si guarda alle nuove generazioni.

Secondo una analisi condotta da wearesocial.com a luglio 2024, 5,68 miliardi di persone nel mondo (il 70% della popolazione mondiale) usavano i telefoni cellulari per condurre le loro ricerche online . 

Ottimizzare il sito da mobile è un punto chiave per la progettazione di una strategia SEO per organizzazioni no profit: pensa a tutte le volontarie e le donatrici che, dopo aver effettuato una ricerca su Google trovano la tua organizzazione: è importante che la loro esperienza sia fluida, che il loro percorso sia semplice e che il loro bisogno venga soddisfatto senza ostacoli.

Una buona strategia seo per il non profit è una azione continua

Affinché sia efficace, una strategia SEO per il no profit deve essere monitorata.

La SEO è un processo continuo fatto di analisi, valutazioni e implementazioni.

Tenere sotto controllo i KPI, evidenziare le azioni che possono essere migliorate tramite tool come Google Analytics, Google Search Console, Semrush, Seozoom e Moz è indispensabile per ottenere risultati duraturi nonostante gli aggiornamenti dell’algoritmo.

Se vuoi migliorare il posizionamento della tua organizzazione no profit nei motori di ricerca il mio consiglio è questo: ottimizza, testa e migliora.

Silvia Stentella consulente seo specialist (2 (1)

Silvia Stentella

Consulente SEO specialist

Ti aiuto a portare traffico che converte sul tuo sito!🚀

podcast silvia stentella seo
posizionamento sui motori di ricerca (1)

Ricevi consigli gratuiti su come gestire il tuo sito web!

Iscriviti alla mailing list, riceverai sconti e promozioni e ti aggiornerò con contenuti esclusivi ogni 2 settimane.

Lascia un commento

Condividi il post se lo trovi interessante
Continua ad approfondire: